Molte persone fanno affidamento sul gel disinfettante per proteggersi da virus e batteri, specialmente durante epidemie e situazioni in cui non si hanno a disposizione acqua e sapone. Tuttavia, nonostante la sua ampia diffusione, esiste un errore comune nell’uso del gel che può renderlo praticamente inutile. Tale errore riguarda principalmente la mancanza di attenzione alle corrette modalità di applicazione e la convinzione, spesso infondata, che il gel possa sostituire il lavaggio delle mani quando queste sono sporche visibilmente o contaminate da materiali organici.
Le principali insidie nell’utilizzo del gel disinfettante
Il problema più diffuso è rappresentato dalla convinzione che sia sufficiente una rapida passata di gel sulle mani per garantirsi la sicurezza. In realtà, la disinfezione efficace richiede alcune precise accortezze:
- Quantità inadeguata di prodotto: spesso si utilizza troppo poco gel, non coprendo tutta la superficie della mano e delle dita. Questo riduce drasticamente l’azione disinfettante.
- Distribuzione non uniforme: il gel va strofinato accuratamente su tutta la superficie della mani, comprese le unghie e gli spazi interdigitale. Una rapida passata non è sufficiente perché virus e batteri possono trovarsi ovunque, non solo sul palmo.
- Tempo di sfregamento insufficiente: bisogna dedicare almeno 20 secondi allo sfregamento, attendendo che il prodotto si sia completamente asciugato prima di toccare altre superfici o abiti. Se si asciugano le mani su pantaloni o maglietta, il procedimento perde efficacia perché si possono reintrodurre germi e sporcizia appena rimossi.
- Applicazione su mani bagnate: se le mani sono umide o bagnate, il gel perde gran parte della sua efficacia e può danneggiare ulteriormente la barriera cutanea, incrementando il rischio di dermatite e altri problemi alla pelle.
Un altro errore grave consiste nel ritenere il gel un sostituto del lavaggio tradizionale. Il gel non è idoneo a rimuovere lo sporco fisico, come terra, grasso o sostanze appiccicose: in questi casi, l’unico metodo veramente efficace resta l’uso di acqua e sapone, capaci di eliminare la contaminazione visibile e consentire così all’azione disinfettante di essere realmente efficace.
La falsa sensazione di sicurezza: rischi e conseguenze
L’uso scorretto del gel porta spesso a sentirsi ingiustificatamente protetti, inducendo comportamenti rischiosi. Può capitare che, dopo aver passato il gel, si tocchino nuovamente superfici potenzialmente contaminate (come maniglie, corrimano o schermi di smartphone) e subito dopo la propria faccia o gli occhi. Così facendo, l’intera procedura perde ogni valore protettivo, perché il contatto con nuove superfici riporta immediatamente germi e virus sulle mani.
Ancora più pericoloso è l’abuso del disinfettante: un uso eccessivo può indebolire la pelle, causare secchezza e screpolature e, paradossalmente, favorire la selezione di ceppi batterici resistenti. L’azione troppo frequente con prodotti a base alcolica può causare danni alla flora cutanea naturale, la quale svolge una funzione protettiva contro i patogeni rimasti dopo la disinfezione.
Le buone pratiche: come usare davvero il gel in modo efficace
Per assicurarsi che il gel igienizzante sia realmente utile, occorre seguire alcune semplici ma fondamentali regole:
- Usare una quantità sufficiente di prodotto per coprire bene l’intera superficie delle mani.
- Strofinare con attenzione tutte le parti della mano, senza dimenticare il dorso, i polsi e gli spazi tra le dita, fino a completa asciugatura (non meno di 20 secondi).
- Non risciacquare né asciugare le mani con tessuti o carta subito dopo: il gel deve evaporare naturalmente perché l’alcol possa agire correttamente.
- Applicare il gel solo su mani asciutte e visibilmente pulite; in caso di sporco visibile, è necessario lavare prima con acqua e sapone.
- Preferire prodotti delicati e con ingredienti idratanti per evitare la secchezza della pelle.
- Non abusare del prodotto: il gel è pensato per essere impiegato in assenza di acqua corrente. Il lavaggio delle mani resta il metodo più sicuro e raccomandato quando possibile.
Gel disinfettante: vantaggi, limiti e raccomandazioni
Il gel disinfettante per le mani è un alleato prezioso in molte situazioni, ma il suo impiego dovrebbe essere sempre critico e informato. È fondamentale capire che si tratta di una sostanza chimica, spesso a base di alcol ad alta percentuale. Non deve essere somministrato autonomamente ai minori, i quali devono sempre essere seguiti da un adulto che verifichi l’applicazione e il corretto tempo di asciugatura.
Bisogna altresì ricordare che disinfettare troppo frequentemente può portare a conseguenze negative per la salute cutanea e anche a effetti indesiderati dal punto di vista microbiologico. La pratica dovrebbe essere inserita all’interno di una strategia di igiene che vede nel lavaggio tradizionale delle mani il pilastro fondamentale, lasciando il gel ad un utilizzo complementare e di emergenza.
Infine, scegliere prodotti di qualità, con quantità di alcol adeguata (solitamente almeno il 60%) e formule arricchite da sostanze idratanti, contribuisce a proteggere la salute delle mani riducendo il rischio di irritazioni e arrossamenti. Una corretta informazione e l’adozione di buone pratiche permettono di sfruttare al meglio le capacità del gel disinfettante, evitando errori che lo renderebbero non solo inutile, ma potenzialmente dannoso per la salute individuale e collettiva.