Il nuovo calendario per la pulizia dei filtri condizionatori cosa fare a casa e in ufficio

Per chi abita in ambienti dotati di condizionatori, domestici o aziendali, la corretta pulizia dei filtri rappresenta una pratica fondamentale per garantire la salubrità dell’aria, l’efficienza energetica e la longevità degli impianti. Negli ultimi anni, complice anche la crescente attenzione alle norme igienico-sanitarie, i calendari di manutenzione si sono evoluti con indicazioni più precise su quando e come intervenire sia a casa che in ufficio.

Le tempistiche ideali per la manutenzione dei filtri

Le principali raccomandazioni dei tecnici convergono sulla necessità di agire prima del periodo di utilizzo intenso del condizionatore, ovvero tra maggio e giugno. Intervenire in queste settimane consente di lavorare in tranquillità, evitando problemi, guasti inattesi e soprattutto disagi legati a lunghi tempi d’attesa nei mesi più caldi, quando le richieste di assistenza aumentano sensibilmente. La pulizia annuale dei filtri è un minimo irrinunciabile, ma una buona pratica prevede di effettuare questo intervento due volte all’anno: una prima dell’accensione estiva e una dopo lo spegnimento.

Chi utilizza condizionatori dotati di pompa di calore, che funzionano tutto l’anno per raffrescamento e riscaldamento, dovrebbe intensificare le operazioni: in questi casi, la pulizia può essere effettuata a cadenza trimestrale o comunque a seconda del livello di polvere ed uso riscontrato.

Cosa serve controllare durante la pulizia dei filtri

I filtri dei condizionatori sono il primo baluardo contro polvere, pollini, muffe, batteri e agenti patogeni che possono accumularsi con facilità sia a casa che nei grandi uffici. È per questo che rappresentano la priorità assoluta della manutenzione. Una checklist di interventi include:

  • Rimozione dei filtri dagli split, operazione semplice che si esegue solitamente sbloccando le griglie di plastica.
  • Lavaggio dei filtri in acqua tiepida, con un panno in microfibra e una piccola dose di detergente neutro. Evitare prodotti abrasivi e risciacquare accuratamente.
  • Asciugatura completa all’aria: passare un panno pulito e lasciare i filtri all’asciutto su una superficie pulita per prevenire la proliferazione di muffe.
  • Applicazione di uno spray igienizzante antibatterico, quando i filtri sono perfettamente asciutti, per migliorare la qualità dell’aria diffusa nell’ambiente.
  • Riposizionamento dei filtri nel loro alloggiamento dopo aver verificato che non ci siano danni strutturali.

A queste azioni, è spesso utile aggiungere la pulizia delle griglie d’aspirazione, delle ventole e delle superfici esterne, che si possono lavare con panni umidi e detergenti delicati.

Manutenzione professionale: quando è davvero necessario?

Se la pulizia ordinaria può essere eseguita in modalità fai da te, per una sanificazione completa la scelta migliore è affidarsi a tecnici specializzati. Gli esperti dispongono di macchinari come aspirapolveri industriali con filtri HEPA e sistemi di pulizia a vapore, in grado di rimuovere lo sporco più ostinato, polveri sottili e residui di grasso accumulati non solo nei filtri, ma anche nelle batterie, ventole e nei tubi di scarico. Oltre alla detersione profonda, la manutenzione professionale prevede:

  • Controllo del livello del gas refrigerante e relative ricariche, quando necessario.
  • Verifica del funzionamento di tutti i componenti (split, motore esterno, condensatore ecc.).
  • Test sul consumo energetico e rumorosità, per cogliere eventuali anomalie.
  • Pulizia e sanificazione delle parti esterne, dove possono proliferare batteri e allergeni.

Negli ambienti di lavoro o negli uffici, con impianti centralizzati, la manutenzione professionale è fortemente consigliata almeno una volta all’anno, come previsto anche dalle normative igienico-sanitarie per i luoghi pubblici.

Come fare la pulizia dei filtri a casa e in ufficio

In ambiente domestico

Nelle abitazioni private, il calendario di pulizia coincide generalmente con l’avvicinarsi dei primi caldi. Ecco i passaggi principali per un intervento fai da te:

  • Scollegare l’apparecchio dalla corrente elettrica.
  • Consultare il libretto delle istruzioni per individuare il tipo di filtri presenti.
  • Estrarre con delicatezza i filtri: si presentano come griglie in plastica.
  • Lavarli in acqua tiepida con un detergente neutro.
  • Lasciare asciugare all’aria per diverse ore.
  • Spruzzare uno spray igienizzante, specifico per condizionatori.
  • Riposizionare i filtri facendo attenzione a non danneggiare le griglie.

Questa manutenzione può ripetersi almeno due volte all’anno, in primavera e a fine estate. Se gli ambienti sono particolarmente esposti a polveri, animali domestici o allergeni, è utile intensificare la frequenza della pulizia.

Nell’ambiente lavorativo

Negli uffici e negli ambienti affollati, la pulizia dei filtri non è solo una questione di comfort, ma anche di responsabilità verso la salute dei dipendenti. Secondo il DPR 74/2013, la manutenzione obbligatoria si esegue ogni 2-4 anni, in base alla tipologia e alle caratteristiche dell’apparecchio, ma la pulizia ordinaria dei filtri dovrebbe seguire la stessa scansione stagionale della casa, e in alcuni casi essere ancora più frequente.

Di solito si ricorre a ditte specializzate che eseguono:

  • Pulizia completa e sanificazione dei filtri e degli split.
  • Controllo dello stato di usura e dell’efficienza generale dell’impianto.
  • Ispezioni periodiche dei condotti di aerazione e delle griglie di aspirazione.

Queste operazioni sono particolarmente importanti in uffici open space, dove la circolazione di batteri e polveri può compromettere la qualità dell’aria e il benessere collettivo.

Mantenere un ambiente salubre negli uffici è una priorità crescente, anche in virtù delle evoluzioni normative e delle raccomandazioni per la prevenzione di allergie e malattie dell’apparato respiratorio.

Consigli pratici e attenzione alle normative

Oltre al calendario stagionale, è fondamentale essere consapevoli degli effetti della mancata pulizia dei filtri. Questi componenti, se trascurati, diventano ricettacolo di polvere, pollini, muffe e microrganismi che possono diffondersi nell’ambiente, causando allergie, problemi respiratori e un calo dell’efficienza energetica dell’apparecchio (fino al 30% secondo alcune stime di settore).

Interventi di pulizia regolare non solo preservano la salubrità dell’aria negli ambienti domestici e lavorativi, ma contribuiscono anche a ridurre i costi di gestione e allungano la durata dei sistemi di climatizzazione.

Infine, per chi desidera approfondire, esistono diversi modelli di condizionatore che presentano specificità tecniche: split, multisplit, sistemi VRF e impianti centralizzati. Ciascuno richiede accorgimenti diversi, ma il principio fondamentale resta invariato: la costanza nella pulizia dei filtri è sinonimo di qualità dell’aria, efficienza e risparmio energetico.

Seguendo queste indicazioni, la pulizia dei filtri a casa e in ufficio diventa una pratica semplice e di grande impatto sulla salute e sul benessere quotidiano, permettendo di affrontare i mesi più caldi (e non solo) in sicurezza e con la massima efficienza degli impianti di climatizzazione.

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