Ecco la paga oraria giusta per le pulizie domestiche secondo le ultime tabelle ufficiali

Nel settore delle pulizie domestiche, la retribuzione oraria viene stabilita da apposite tabelle ufficiali, aggiornate periodicamente dalle associazioni di categoria e dai partner sindacali, sulla base degli indici ISTAT e in conformità con il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto domestico. L’ultimo adeguamento retributivo è stato fissato per il 2025, recependo un incremento dello 0,96% rispetto all’anno precedente, secondo quanto discusso tra Ministero del Lavoro e rappresentanze datoriali e sindacali.

Le nuove tabelle retributive per le pulizie domestiche 2025

Dal 1 gennaio 2025 sono in vigore i minimi retributivi aggiornati per la categoria delle colf, che comprendono anche chi svolge esclusivamente servizi di pulizia in abitazioni private. Per queste figure, i livelli di inquadramento principali da considerare sono:

  • Livello B (addetti alle pulizie): 6,68 euro lordi all’ora, in aumento rispetto ai 6,62 euro del 2024.
  • Livello BS (addetti alle pulizie con mansioni aggiuntive o minima esperienza): poco superiore al livello B, con variazioni marginali di centesimi rispetto allo scorso anno.
  • Badanti e assistenti familiari con competenze particolari, inquadrate su altri livelli, hanno minimi differenti e generalmente superiori.

Per chi invece svolge baby-sitting o servizi misti (pulizie + altri compiti domestici), il minimo orario riconosciuto è di 7,10 euro lordi. Questi valori si riferiscono alla paga “base” e costituiscono il riferimento obbligatorio per i datori di lavoro che desiderano essere in regola con la normativa italiana.

Le quote indicate nella tabella sono riferite alla paga lorda: vanno considerate successive trattenute previdenziali e assicurative. L’adeguamento dei minimi è stabilito annualmente dal CCNL sulla base dell’inflazione accertata, per garantire un potere d’acquisto proporzionale all’andamento dei prezzi al consumo.

Variazioni della paga: cooperative, imprese e differenze geografiche

Rispetto ai lavori di pulizia svolti tramite cooperative di settore o aziende multiservizi, la retribuzione media risulta leggermente superiore. Nel luglio 2025, la paga media riconosciuta agli addetti alle pulizie impiegati da cooperative raggiunge i 7,54 euro lordi all’ora, secondo i dati delle principali agenzie del lavoro. Questa cifra si traduce in un mensile lordo standard di circa 1.277 euro, per chi opera a tempo pieno.

È importante notare che:

  • Area geografica: nel Nord Italia e nelle grandi città la retribuzione tende ad aumentare di qualche decimale, mentre nelle aree del Sud e nei piccoli centri può assestarsi sulla soglia minima.
  • Inquadramento e anzianità: gli operatori con maggiore esperienza, o che assumono responsabilità aggiuntive (coordinamento, formazione di nuovi colleghi, gestione di prodotti chimici particolari), possono beneficiare di un livello superiore e quindi di un miglioramento salariale.
  • Sesso e tipo di contratto: la paga minima è garantita per legge, ma per i contratti part-time o a chiamata la paga oraria può essere soggetta a variazioni sulla base di specifiche clausole, come le indennità di disponibilità.

Le tabelle delle retribuzioni per il personale assunto dalle aziende artigiane (imprese di pulizia), pur ricalcando gli aumenti del CCNL, presentano minimi che oscillano tra circa 7 e 8 euro lordi a seconda dei livelli, con una progressione legata sia agli anni di esperienza che alle mansioni svolte. Per una colf che opera nel settore privato, la soglia minima resta il parametro di riferimento principale.

Norma, contratto collettivo e regolarità: cosa considera la paga “giusta”

Viene considerata “giusta” la retribuzione che rispetta integralmente quanto disposto dalle tabelle nazionali aggiornate e che offre contributi regolari, assicurando al lavoratore la copertura previdenziale (INPS) e assicurativa obbligatoria (INAIL). Un compenso inferiore ai minimi stabiliti è contrario alla legge e comporta sanzioni per il datore di lavoro, oltre che la sospensione o il mancato riconoscimento di benefit e tutele assistenziali per il lavoratore.

Le componenti della paga oraria comprendono:

  • Retribuzione base: il valore stabilito nella tabella ufficiale (ad es. 6,68 euro lordi per colf livello B).
  • Eventuali indennità: per lavoro notturno, festivo, straordinario o in condizioni particolari (pulizie con uso di prodotti chimici, lavori in altezza, ecc.).
  • Ratei di tredicesima e ferie: questi sono già comprensivi nella paga, anche se spesso liquidati mensilmente in parte proporzionale.

Il rispetto delle tabelle ufficiali garantisce una condizione di legalità e tutela non solo per il lavoratore, ma anche per il datore, riducendo il rischio di vertenze e sanzioni. La busta paga correttamente compilata rappresenta la prova tangibile della regolarità dell’assunzione e del corretto versamento dei contributi.

Tendenze 2025 e raccomandazioni per chi assume

Le tendenze del 2025 confermano una sostanziale stabilità salariale per il lavoro domestico rispetto all’anno scorso, con una crescita inferiore all’1%. Questo significa che, nonostante l’inflazione al consumo rimanga comunque rilevante, il comparto delle pulizie domestiche migliora lentamente e progressivamente le proprie condizioni economiche grazie agli scatti definiti dal CCNL.

Per chi intende assumere una persona addetta alle pulizie, è fondamentale:

  • Predisporre un contratto regolare, specificando mansioni, livello di inquadramento, orario e retribuzione in conformità alle tabelle ministeriali.
  • Versare puntualmente i contributi previdenziali e assicurativi previsti.
  • Verificare periodicamente gli aggiornamenti delle tabelle, pubblicati da principali associazioni come Assindatcolf e consultabili tramite i siti ufficiali dei sindacati di categoria.
  • Non scendere mai sotto i minimi, per evitare controversie e possibili cause legali.

Se si desidera offrire una paga superiore a quella minima tabellare, è assolutamente lecito e non comporta rischi; anzi, può rappresentare uno stimolo alla professionalità e alla continuità del rapporto di lavoro. Tuttavia, qualsiasi cifra erogata al di sotto delle soglie definite dalle ultime tabelle ufficiali è considerata illegittima, anche laddove vi sia accordo tra le parti.

In sintesi, per il 2025 la paga oraria giusta per le pulizie domestiche in Italia corrisponde a 6,68 euro lordi per l’inquadramento base e sale a 7,10 euro per mansioni più articolate come quelle delle baby-sitter; nel settore delle cooperative e delle imprese, il valore medio aggiornato è di 7,54 euro. Queste cifre costituiscono il riferimento per una gestione regolare, sicura e conforme alle disposizioni nazionali vigenti nel lavoro di cura e pulizia in ambito domestico.

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