Non usare l’igienizzante in questo modo comune: ecco cosa succede davvero

L’uso dell’igienizzante è ormai diventato parte della nostra routine quotidiana, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. Tuttavia, uno degli errori più comuni che tante persone fanno è applicarlo sulle mani sporche o bagnate, senza seguire le istruzioni o senza attendere che il prodotto asciughi completamente. Questo gesto all’apparenza innocuo, e ripetuto frequentemente anche nei luoghi pubblici, può avere delle conseguenze inattese che la maggior parte degli utenti sottovaluta. L’efficacia dell’igienizzante, infatti, non è scontata e dipende da una serie di fattori, dalla modalità di applicazione alla tipologia di prodotto utilizzato.

Il significato reale di “igienizzare”

Molti confondono il concetto di igienizzare con quello di disinfettare, ma in realtà si tratta di due azioni profondamente diverse dal punto di vista pratico e scientifico. Igienizzare, secondo la normativa italiana, significa semplicemente detergere: i prodotti pubblicizzati come igienizzanti non garantiscono la rimozione dei microrganismi se non riportano una specifica autorizzazione ministeriale. In altre parole, spesso questi prodotti eliminano lo sporco, ma non hanno alcuna garanzia di abbattere batteri, virus o funghi, a meno che non siano riconosciuti ufficialmente come disinfettanti.

Uno degli equivoci più frequenti consiste nel pensare che sostanze come bicarbonato o aceto siano efficaci per disinfettare. In realtà, il bicarbonato è un semplice neutralizzante di acidi e non svolge nessuna azione battericida o virucida. Allo stesso tempo, l’uso combinato di vari prodotti, nella speranza di potenziarne l’effetto igienizzante, risulta essere pericoloso: alcuni mix possono infatti dar vita a reazioni chimiche indesiderate, come la formazione di gas tossici.

Le conseguenze dell’uso improprio: rischi per la salute

L’errore più diffuso nell’utilizzo degli igienizzanti consiste nell’applicarli senza avere le mani pulite. La presenza di sporco, grasso o resti organici impedisce ai principi attivi di esplicare appieno la loro efficacia, annullando di fatto l’effetto protettivo che si desidera ottenere. Ma i pericoli non finiscono qui.

I prodotti a base di ipoclorito di sodio, spesso presenti nei disinfettanti, possono provocare gravi ustioni cutanee, lesioni oculari ed irritazioni respiratorie se usati in modo scorretto o in concentrazioni eccessive. Tra questi rischi spicca la possibile inalazione di aerosol o vapori irritanti, soprattutto in ambienti non arieggiati. I sali di ammonio quaternario sono anch’essi frequentemente impiegati e, pur avendo una notevole efficacia, possono portare a irritazioni e corrosioni locali a livello cutaneo o delle mucose a causa del loro meccanismo di azione aspecifico.

Un altro rischio da non sottovalutare è l’intossicazione: alcune sostanze chimiche usate negli igienizzanti sono caustiche o corrosive e, se ingerite accidentalmente, possono provocare danni gravissimi al tratto digerente anche permanenti. Si raccomanda, per questo motivo, di utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) quando si maneggiano questi prodotti professionali, come guanti e occhiali, e di leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta.

Errori comuni nell’uso domestico e pubblico

Molte persone, spinte dalla voglia di sentirsi “più pulite che mai”, esagerano con la quantità e la frequenza d’uso dell’igienizzante, arrivando a spruzzarlo ripetutamente su mani, superfici e persino oggetti personali, spesso senza permettere che il prodotto asciughi. Questo comportamento riduce l’efficacia dell’igienizzazione e, al contempo, espone la pelle a un rischio maggiore di secchezza, irritazioni, microlesioni o addirittura dermatiti da contatto.

Un altro errore diffusissimo è mescolare tra loro più prodotti disinfettanti o detergenti, nella convinzione errata di ottenere un risultato migliore o più duraturo. In realtà, combinare sostanze come candeggina e anticalcare può causare la liberazione di vapori tossici (come il cloro), altamente nocivi se inalati: bastano pochi secondi per scatenare tosse, broncospasmo e difficoltà respiratorie e, nei casi estremi, il rischio è un ricovero in terapia intensiva, specialmente per soggetti asmatici o con problemi polmonari.

  • Non leggere le istruzioni: la fretta porta spesso a ignorare le modalità d’uso e le precauzioni scritte in etichetta.
  • Non asciugarsi bene le mani dopo la detersione: l’umidità residua favorisce la proliferazione di funghi e batteri, rendendo vani i tentativi di igiene.
  • Utilizzare continuamente il prodotto: l’abuso porta a una perdita dell’azione barriera naturale della pelle e altera il microbiota cutaneo.
  • Applicare l’igienizzante con le mani visibilmente sporche: la presenza di materiale organico neutralizza l’effetto del principio attivo.

Buone pratiche per una igienizzazione sicura

Per trarre davvero beneficio dall’uso degli igienizzanti e ridurre al tempo stesso i rischi, è fondamentale adottare alcune semplici misure preventive:

  • Lavare sempre le mani con acqua e sapone prima di utilizzare l’igienizzante, soprattutto se sono visibilmente sporche. L’igienizzante non sostituisce il lavaggio, ma lo integra nei momenti in cui non c’è disponibilità di acqua.
  • Non abusare del prodotto e prediligere l’uso di igienizzanti riconosciuti e testati, seguendo le istruzioni d’uso.
  • Non mescolare prodotti diversi: anche se si tratta di detergenti o igienizzanti della stessa categoria, la loro combinazione può sviluppare sostanze dannose e annullare l’efficacia dei principi attivi.
  • Asciugare bene le mani dopo ogni lavaggio prima di applicare l’igienizzante, per evitare la crescita di microrganismi patogeni dovuta all’umidità residua.
  • Proteggere la pelle usando, se necessario, un balsamo idratante dopo la detersione frequente e monitorare eventuali segni di irritazione.

L’importanza della consapevolezza

La cultura della sicurezza passa attraverso la corretta informazione e la sensibilizzazione della popolazione sull’uso dei prodotti igienizzanti. Comprendere che l’eccesso di igiene può essere dannoso quanto la sua carenza è fondamentale per adottare un comportamento equilibrato e rispettoso sia per la nostra salute che per quella degli altri. Consultare sempre i professionisti della salute in caso di dubbi e non sottovalutare mai le avvertenze riportate sui prodotti è il primo passo per evitare errori potenzialmente rischiosi.

In conclusione, usare l’igienizzante in maniera inappropriata può non solo ridurre la sua efficacia nel prevenire le infezioni, ma persino causare danni alla salute. Un approccio consapevole, basato sulla conoscenza scientifica e sulla pratica quotidiana, è la migliore strategia per proteggere se stessi e chi ci sta intorno, senza cadere nei pericoli dell’eccesso o dell’improvvisazione.

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