Il compenso delle badanti nei giorni di sabato e domenica differisce in modo significativo rispetto a quello previsto per i giorni feriali, a causa delle maggiorazioni stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il lavoro domestico e delle diverse tipologie di contratto (convivente o non convivente). Le famiglie che necessitano di assistenza nel weekend devono tenere conto di costi maggiori, regolamentati da precise normative e influenzati anche da variabili come la quantitĂ di ore lavorate e il livello di inquadramento.
Paga oraria e maggiorazioni per il fine settimana
Per il lavoro svolto durante il sabato e la domenica, la paga oraria di una badante non convivente subisce una maggiorazione del 60% rispetto alla retribuzione oraria ordinaria per le ore lavorate la domenica, secondo quanto previsto dal CCNL. Ad esempio, se la paga oraria concordata nei giorni feriali è di 7,83 euro lordi, la retribuzione per le ore lavorate di domenica arriva a circa 12,5 euro lordi all’ora per la stessa mansione. Nei giorni festivi, compreso il sabato (se considerato di riposo contratto), le ore straordinarie sono retribuite con le stesse maggiorazioni.
Questa maggiorazione copre tutte le componenti della retribuzione globale di fatto, quindi include anche eventuali indennità di vitto e alloggio dove applicabili. In sintesi, chi lavora otto ore la domenica, con una base feriale di 5,60 euro, percepirà 8,96 euro lordi l’ora (5,60 + 60%), quindi in totale circa 71,68 euro lordi per la giornata. Chiaramente, l’importo effettivo dipende dal livello di inquadramento e dall’anzianità di servizio.
Per il sabato, salvo diverse indicazioni contrattuali, la maggiorazione si applica solo se il sabato rappresenta il giorno di riposo settimanale e viene lavorato: anche in questo caso, si riconosce la maggiorazione prevista per il lavoro festivo. Se invece il sabato rientra nell’orario lavorativo normale, non sono previste maggiorazioni, salvo il superamento delle ore ordinarie che comporta straordinari.
Esempi pratici di compensi nel week-end
L’applicazione delle regole sopra illustrate porta, nella pratica, a importanti differenze di costo tra lavoro feriale e lavoro nel fine settimana. Consideriamo alcuni scenari rappresentativi:
I costi effettivi possono ovviamente variare a seconda del livello di inquadramento contrattuale (ad esempio CS, ossia assistenza a persone non autosufficienti) e della presenza o meno di convivenza con l’assistito. Nel caso di badanti conviventi, il lavoro straordinario effettuato durante il fine settimana prevede compensi orari specifici, che per il 2024 si aggirano attorno agli 8,86 euro lordi all’ora.
Riposi obbligatori, rischi di irregolaritĂ e tutele contrattuali
La legge italiana tutela i lavoratori domestici prevedendo che abbiano diritto ad almeno un giorno di riposo settimanale, di norma la domenica, come specificato dal CCNL. Nel caso in cui il lavoratore presti la propria attività anche durante la domenica o nei giorni normalmente di riposo, la famiglia deve corrispondere le relative maggiorazioni e assicurare comunque un giorno di riposo compensativo nell’arco della settimana.
Ignorare queste regole espone il datore di lavoro a possibili sanzioni legali e vertenze sindacali. Non è infrequente, però, che alcune famiglie cerchino di risparmiare sui costi facendo lavorare la stessa badante tutti i giorni della settimana, anche nei giorni di riposo, corrispondendo il pagamento straordinario «fuori busta», cioè in nero. Questa pratica è rischiosa, sia per il lavoratore, il quale perde la copertura assicurativa e previdenziale, sia per il datore di lavoro, che rischia multe molto elevate in caso di controlli.
Consigli per la famiglia e il lavoratore
- Assicurarsi sempre che il contratto specifichi chiaramente il numero di ore, i giorni lavorati, il livello e la paga oraria applicata secondo la normativa vigente.
- Concordare fin da subito se il lavoro nel week-end è necessario, così da poter formalizzare la paga maggiorata e le relative coperture contributive.
- Programmare i turni in modo tale da garantire il riposo obbligatorio settimanale.
Costi aggiuntivi e benefici di contratti regolari
Il costo reale del lavoro nei fine settimana include non solo la “paga netta” ma anche contributi INPS, assicurazioni, TFR, ferie, tredicesima e, per lavoratori conviventi, indennitĂ di vitto e alloggio. Ad esempio, una badante impegnata 16 ore nel weekend riceve un netto di circa 560 euro, ma il costo effettivo per la famiglia si attesta sui 795 euro proprio a causa degli oneri aggiuntivi che spettano sia al lavoratore che all’INPS.
Risulta pertanto indispensabile stipulare un contratto regolare, anche e soprattutto per il lavoro saltuario o nei soli week-end, in modo da tutelare entrambe le parti da rischi legali e previdenziali. Il lavoro regolare dà diritto anche ad accedere a permessi retribuiti, malattia e infortunio, risultando particolarmente importante in contesti delicati come l’assistenza agli anziani.
Infine, va sottolineato che le agenzie specializzate nella ricerca e sostituzione di badanti sono obbligate a rispettare scrupolosamente le regole sulle maggiorazioni per sabato, domenica e turni notturni, assicurando così la massima trasparenza nel costo finale del servizio e la tutela dei lavoratori.
Le differenze tra paghe feriali e compensi del fine settimana sono quindi nette, stabilite dal CCNL e dai valori minimi previsti per legge. Chiunque si trovi nella necessitĂ di assumere personale per il weekend dovrebbe rivolgersi a intermediari affidabili o consulenti di settore per definire con chiarezza tutti gli aspetti contrattuali e retributivi, evitando ogni possibile rischio di contenzioso e garantendo il pieno rispetto della normativa in materia di lavoro domestico.